Il Decreto-legge n. 68 approvato dal Consiglio dei Ministri il 31 gennaio 2024, dispone delle misure volte a sostenere la liquidità delle PMI che subiscono tensioni finanziare in ragione all’esposizione verso grandi imprese in crisi ammesse alla procedura di amministrazione straordinaria.
Alle imprese che si qualificano come tali viene concessa, a titolo gratuito e senza valutazione la garanzia del fondo di cui all’articolo 2, comma 100, lettera a), della L. 662/96 (il c.d. Fondo PMI), nella misura pari all’80% del valore dell’operazione finanziaria ed estendibile fino al 90% dello stesso parametro, nel caso di riassicurazione.
C’è da puntualizzare che per accedervi, le imprese devono dimostrare che, negli ultimi due esercizi antecedenti alla richiesta, almeno il 70% del fatturato sia stato maturato nei confronti del committente sottoposto a tale procedura.
Dal decreto in esame si desumono altre due tipologie di intervento. La prima riguarda un contributo a fondo perduto, il quale può essere richiesto nella misura pari al 50% del costo effettivo attualizzato delle linee di credito, nei limiti del regime de minimis degli aiuti di Stato. La seconda riguarda i lavoratori subordinati impiegati nell’aziende settore privato che sospendono o riducono l’attività in conseguenza della sospensione o riduzione dell’attività lavorativa di imprese in questione. L’INPS riconoscerà per il 2024 un’integrazione al reddito, con relativa contribuzione figurativa, in misura pari di quanto previsto dall’art. 3 del D.lgs. 148/2015, per un periodo non superiore alle sei settimane.
Il decreto prevede infine che i crediti vantati dalle imprese o dai cessionari nei confronti di imprese committenti ammesse alla procedura di amministrazione straordinaria siano prededucibili, ai sensi dell’art.6 del D.lgs. 14/2019 del CCII.
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09 Feb 2024
Sostegni alla liquidità e lavoratori di PMI esposte nei confronti delle grandi imprese in crisi
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