Con la risposta a interpello n.10 del 2024 l’Agenzia delle Entrate ha reso noto che il credito IVA risultante dalla dichiarazione annuale chiesto a rimborso e successivamente contestato per mancanza dei presupposti di operatività di cui all’art. 30 della L. 724/94, può essere “rigenerato”, previa restituzione integrale di quanto rimborsato, nel caso in cui, nelle annualità successive, il contribuente sia risultato congruo e coerente ai fini degli Studi di settore (ad oggi, è necessario conseguire un punteggio ai fini ISA almeno pari a nove).
L’errato utilizzo in compensazione di un credito Iva esistente oltre il limite previsto potrà essere regolarizzato mediante il versamento di una somma pari all’eccedenza Iva utilizzata, maggiorata degli interessi e con il versamento delle sanzioni in misura ridotta come prevede l’articolo 13 del D.Lgs. 472/97.
Il credito IVA così ripristinato potrà essere utilizzato in compensazione, nei limiti previsti, con eventuali debiti tributari e contributi futuri.
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23 Gen 2024
Le Entrate chiariscono che è possibile il ripristino del credito IVA per le società di comodo se ritornano operative
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