Il 31 ottobre 2024 è scaduto il termine per la presentazione dell’istanza per il riversamento spontaneo dei crediti d’imposta per investimenti in attività di ricerca e sviluppo, previsto dall’art. 5, co. 7-12 DL 146/2021. Per le imprese che non hanno aderito alla sanatoria, la certificazione delle attività rappresenta lo strumento principale per legittimare la richiesta del credito d’imposta. Questa certificazione, rilasciata da soggetti iscritti all’albo dei certificatori del Mimit, permette di attestare la qualificazione degli investimenti eseguiti, riducendo così il rischio di future contestazioni fiscali. L’Agenzia delle Entrate è vincolata al responso del Mimit, garantendo maggiore sicurezza alle imprese.
Possibili valenze della certificazione
La certificazione non ha valenza solo per il passato, ma rappresenta una significativa opportunità anche in altri ambiti. Le imprese possono accedere al percorso di qualificazione in via preventiva, permettendo di sapere in anticipo se le attività di R&S sono ammissibili o meno al credito d’imposta, consentendo di procedere con maggiore sicurezza anche su progetti di lungo termine.
Al riguardo, si ricorda che dal 2024 è stata introdotta una comunicazione telematica preventiva al Mise per gli investimenti in R&S che si intendono effettuare dal 30 marzo 2024 (art. 6 del DL 39/2024). Tale comunicazione dovrà essere aggiornata al completamento degli investimenti ed includere l’importo complessivo degli investimenti, la presunta ripartizione del credito negli anni e la relativa fruizione.
Benefici aggiuntivi
La certificazione può anche supportare le imprese che beneficiano o intendono beneficiare del nuovo patent box (art. 6 del DL 146/2021), riducendo i rischi di contestazione relativi alla non corretta qualificazione degli investimenti. Anche se non vincolante per il Fisco, la certificazione da parte di un ente o un esperto terzo indipendente può fornire un valido supporto.
Inoltre, un’attività di approfondimento dedicata, seppur sotto forma di certificazione non ufficiale, può contribuire alla difesa nella fase contenziosa già avviata. Le linee guida emanate dal Mimit con il DM 04.07.2024 destinate ai soggetti iscritti all’albo dei certificatori, forniscono ulteriori indicazioni utili per includere alcune tipologie di attività nell’agevolazione, come ad esempio quelle relative al requisito della “novità”. Rientrano tra le attività agevolabili anche quelle che non sono nuove in senso assoluto, ma nuove solo per la singola impresa.