Nella riunione del Consiglio dei Ministri di ieri, 12 novembre 2024, è stata approvata la riapertura dei termini per aderire al concordato preventivo biennale per il biennio 2024-25. I contribuenti che non hanno presentato la loro adesione entro il 31 ottobre 2024 avranno ora tempo fino al 12 dicembre 2024 per decidere se accettare o meno il reddito proposto dall’Agenzia delle Entrate, offrendo un ulteriore mese per riflettere sulle proprie scelte fiscali.
La proroga sarà formalizzata tramite un decreto legge, che sarà pubblicato a breve in Gazzetta Ufficiale.
Condizioni per l’adesione
È importante sottolineare che la riapertura dei termini si applica solo ai contribuenti che hanno presentato il modello REDDITI 2024 entro il 31 ottobre. Coloro che hanno presentato la dichiarazione tardivamente (entro 90 giorni dalla scadenza del termine) non potranno aderire al concordato. Inoltre, si prevede che questa adesione “tardiva” al concordato, sarà condizionata all’accettazione di un reddito superiore rispetto a quello dichiarato nel 2023.
Implicazioni fiscali: un doppio binario
La riapertura dei termini coincide con la scadenza per il versamento del secondo acconto, fissata per il 2 dicembre 2024 (poiché il 30 novembre cade di sabato). I contribuenti che aderiscono al concordato prima di tale data potranno calcolare gli acconti considerando gli effetti del concordato, coloro che invece aderiscono dopo (nel periodo 3-12 dicembre) saranno comunque tenuti a versare gli acconti entro il 2 dicembre e potranno utilizzare il ravvedimento operoso per sanare eventuali versamenti inferiori a quanto effettivamente dovuto.