Il Piano Transizione 5.0, promosso dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy, mira ad incentivare l’efficienza energetica e l’innovazione tecnologica nelle imprese italiane. Tuttavia, il piano ha incontrato alcune difficoltà operative, con solo 70 milioni di crediti d’imposta prenotati su un plafond di 6,3 miliardi di euro. Il Mimit, in collaborazione con il Gestore dei Servizi Energetici (GSE), ha recentemente pubblicate nuove FAQ con l’obiettivo di semplificare l’accesso agli incentivi del Piano 5.0, disponibili sul sito del Ministero delle Imprese e del Made in Italy.
Nuovi interventi agevolati
È stata potenziata la platea di soggetti ammissibili al beneficio. Tra i principali investimenti incentivabili troviamo i progetti che migliorano la gestione delle rotte logistiche attraverso software e soluzioni digitali, gli impianti di illuminazione e climatizzazione, sempre che siano gestiti da appositi software di gestione efficiente dell’energia, i beni complessi e unici, come le linee di produzione customizzate, a condizioni che rispettino specifici criteri di valutazione dell’efficienza energetica e gli impianti solari termici, a condizione che il calore prodotto sia destinato interamente al processo produttivo.
Leasing e noleggi
Le imprese che optano per il leasing non sono obbligate a versare un acconto del 20%. È sufficiente la stipula del contratto e l’emissione della fattura del maxi-canone anticipato, anche se inferiore al 20%, per confermare l’avvio dell’investimento. Alcuni chiarimenti riguardano l’acquisto di beni strumentali 4.0, che è la condizione minima per accedere ai più generosi crediti d’imposta 5.0, per i quali sarà necessario un risparmio energetico minimo del 3% per la struttura produttiva o del 5% per il processo interessato. Quanto alle società di locazione operativa che rientrano tra le beneficiarie del credito d’imposta, le stesse possono dimostrare l’efficienza energetica internamente, sulla base del proprio processo interno, o esternamente, valutando il miglioramento dell’efficienza energetica nei processi dell’utente del servizio di noleggio.
Dismissione vecchio cespite
Nel caso di un investimento in un bene strumentale che sostituisce un bene esistente, non è necessario vendere o dismettere il bene sostituito. Al riguardo, il Ministero delle Imprese e del Made in Italy consiglia di mantenere un registro aggiornato degli asset aziendali. Questo registro dovrebbe indicare chiaramente la sostituzione del bene e la sua nuova destinazione, anche per facilitare eventuali verifiche future.