In tema di IVA, con la sentenza n. 33487/2023, la Cassazione ha stabilito che il rimborso del costo relativo alla garanzia fideiussoria richiesta dal contribuente per ottenere il rimborso dei tributi ha portata generale e spetta indipendentemente dalla fisionomia della controversia.
Secondo i giudici di legittimità, infatti, l’operatività dell’art. 8, comma 4, dello Statuto del Contribuente non va limitata ai casi in cui gli oneri fideiussori siano sostenuti dal soggetto passivo a fronte di un avviso di accertamento o di rettifica, dovendo invece estendersi anche ai casi di “rimborsi accelerati” ex art. 38-bis D.P.R. 633/1972.
La Suprema Corte richiama, in proposito, l’ordinanza 5508/2020 e il consolidato orientamento giurisprudenziale di matrice comunitaria secondo cui gli Stati Membri, seppur nel disporre di una certa libertà nella determinazione delle modalità di rimborso dell’eccedenza IVA, devono garantire che il sistema adottato non comporti rischi finanziari in capo ai soggetti passivi d’imposta, tutelando così l’integrità patrimoniale dei contribuenti.
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15 Gen 2024
Sempre spettante la rifusione delle polizze fideiussorie richieste dal contribuente per ottenere il rimborso dei tributi
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